"[...] nel periodo romantico della lotta, dello Sturm und Drang popolare, tutto l’interesse si appunta sulle armi più immediate, sui problemi di tattica, in politica e sui minori problemi culturali nel campo filosofico. Ma dal momento in cui un gruppo subalterno diventa realmente autonomo ed egemone suscitando un nuovo tipo di Stato, nasce concretamente l’esigenza di costruire un nuovo ordine intellettuale e morale, cioè un nuovo tipo di società e quindi l’esigenza di elaborare i concetti più universali, le armi ideologiche più raffinate e decisive. [...] Si può così porre la lotta per una cultura superiore autonoma; la parte positiva della lotta che si manifesta in forma negativa e polemica con gli a‑ privativi e gli anti‑ (anticlericalismo, ateismo, ecc.). Si dà una forma moderna e attuale all’umanesimo laico tradizionale che deve essere la base etica del nuovo tipo di Stato." (Antonio Gramsci, Q 11, nota 70)

martedì 21 febbraio 2017

DISOBBEDIRE ALLE LEGGI INGIUSTE: ATTUARE LE PARTI PROGRESSISTE DELLA COSTITUZIONE!

Riprendiamo e diffondiamo la comunicazione della Federazione toscana del Partito dei CARC in solidarietà a chi è colpito dalla repressione perché combatte il fascismo

Commissione Gramsci del Partito dei CARC

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È stata rimandata all'11 aprile, l'udienza d'appello al compagno Lino Parra (prevista per lo scorso 15 febbraio), accusato di avere diffamato l’Ispettore Capo della Questura di Massa, Angelo Valentini, definendolo “picchiatore fascista” durante un presidio. Il tutto, nell’ambito delle mobilitazioni contro le ronde “SSS”, un tentativo di sdoganamento dei gruppi neofascisti operato dell'allora Consigliare Comunale di Massa, Stefano Benedetti. Il giudice in prima udienza ha accolto la richiesta di risarcimento avanzata dall’Ispettore Capo, condannando Lino al pagamento di 15.000 euro di risarcimento danni per avere offeso “l’onore” dell’agente (a tal proposito vedi: http://www.carc.it/2017/02/03/non-facciamoci-scippare-la-vittoria-referendaria-del-4-dicembre-applichiamo-la-costituzione-nelle-sue-parti-progressiste/).

Approfittiamo del rinvio per continuare e intensificare la nostra attività ai fini di costruire un ampio fronte di solidarietà a chi, come gli antifascisti di Massa, hanno difeso la Costituzione facendola valere nei fatti!
Nel nostro Paese chi ha attuato le parti progressiste della Costituzione è stato e viene colpito da repressione: chi si oppone ai processi di privatizzazione e smantellamento dei servizi pubblici, chi combatte le prove di fascismo e razzismo, chi lotta per il posto di lavoro. Ma è questo lo sbocco dell'importante vittoria ottenuta al referendum del 4 dicembre, far valere quella vittoria significa   organizzarsi e mobilitarsi per attuare le parti progressiste della Costituzione, mettendo al centro tutto ciò che è legittimo e che va negli interessi delle masse popolari, anche se è illegale (a tal proposito rimandiamo all'articolo di Resistenza:http://www.carc.it/2016/12/30/mille-iniziative-di-base-per-applicare-dal-basso-le-parti-progressiste-e-democratiche-della-costituzione/).

Una prima occasione di dibattito, su questo tema sarà l'iniziativa del 23 febbraio, organizzata dalla sezione di Siena del Partito dei CARC: “Applicare la Costituzione è un reato?”, che si svolgerà presso lo spazio “Il Tortuga”, località Fosci 25, a Poggibbonsi (si allega la locandina dell'evento).
Sarà anche occasione per esprimere il proprio sostegno politico, economico e morale nei confronti di chi è colpito dalla repressione, come lo è stato il compagno Lino in questo caso. Solidarizzare è compito di tutti quanti sono onestamente per la difesa della Costituzione, per la costruzione di un'alternativa politica, economica, sociale, per le masse popolari del nostro Paese.
Rispediamo al mittente questo attacco repressivo: usiamolo per promuovere l’autorganizzazione e la mobilitazione popolare!

Federazione Toscana del Partito dei CARC

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